Alberto Zangrillo
Il professor Alberto Zangrillo è primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale, Cardio-Toraco-Vascolare e dell’Area Unica di Terapia Intensiva Cardiologica e Cardiochirurgica, Referente Direzionale Aree Cliniche dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e collabora presso la Casa di Cura La Madonnina.
Per l’Università Vita-Salute San Raffaele ricopre i ruoli di Prorettore per le attività cliniche e professore Ordinario di Anestesiologia e Rianimazione.
Il suo percorso formativo inizia all’Università degli Studi di Milano, dove si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1983 e si specializza, tre anni dopo, in Anestesia e Rianimazione, per poi proseguire in rilevanti centri europei quali il Queen Charlotte Hospital di Londra, l’Hospital de la Santa Creu Pau do Barcellona, il Cardio-thoracic Centre di Monaco di Montecarlo, l’Hetzer Deutsches Herzzentrum di Berlino e l’Ospedale San Raffaele.
Il professor Alberto Zangrillo è tra i primi dieci medici al mondo, negli ultimi anni, per numero di pubblicazioni in ambito “anesthesia” e “intensive care” (fonte: Scopus), autore di oltre 800 pubblicazioni, di cui oltre 570 su riviste internazionali indicizzate (citate più di 26.000 volte, Hindex 73) tra cui studi randomizzati su The New England Journal of Medicine, JAMA, Circulation e British Medical Journal.
Vincitore di diversi bandi di ricerca Finalizzata del Ministero della Salute, di un bando AIFA Ricerca Indipendente sui farmaci nel 2012 e, nello stesso anno, di un bando Conto Capitale (nonché di altri bandi e progetti finanziati dalla Regione Lombardia), spesso in qualità di Principal Investigator partecipa a 48 protocolli di ricerca randomizzati, approvati dal Comitato Etico dell’Ospedale San Raffaele.
Sempre in ambito di ricerca, tra le tante linee perseguite, le principali riguardano i supporti avanzati al circolo e alla ventilazione (ECMO, VAD, cuore artificiale), il trattamento dello scompenso cardiaco acuto, la ventilazione non invasiva (in terapia intensiva e ai piani di degenza), le terapie anticoagulanti alternative in terapia intensiva, l’ottimizzazione dell’emostasi perioperatoria, la cardioprotezione da alogenati, la prevenzione della mortalità perioperatoria e il trattamento dell’infarto miocardico acuto perioperatorio, la prevenzione e il trattamento dell’insufficienza renale acuta perioperatoria e del danno d’organo del paziente critico, la sepsi in terapia intensiva.
Oltre a premi e riconoscimenti in ambito medico e a incarichi istituzionali, è insignito del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana e di Commendatore dai Presidenti della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano.